Cioccolato storia dell’alimento divino che sconvolse l’Europa: a partire dalla scoperta del piacere proibito nelle corti europee. Molta storia europea percorre le rotte del cioccolato, ne sono testimonianza i diari del Seicento tenuti da grandi navigatori e commercianti. Il cioccolato da sempre è anche sinonimo di emancipazione e libertà. Questi i nostri approfondimenti sulla storia del cioccolato.
SOMMARIO

La scoperta del cacao
Cioccolato storia europea, quando iniziò e quali furono i contributi italiani allo sviluppo della cultura del cioccolato in Europa? La storia del cioccolato europeo ha una data: 1502. E molti dei suoi protagonisti, celebri o sconosciuti ai più, nacquero in Italia. Non molti sanno infatti che decisivi furono i contributi che esploratori, scienziati e letterati italiani apportarono alla scoperta del cacao e alla diffusione e allo sviluppo della cultura del cioccolato in Europa. Parliamo qui non solo di viaggiatori, commercianti, inventori e divulgatori ma anche di imprenditrici, scrittori e poeti italiani di rilevanza internazionale. In un viaggio a tappe ripercorriamo qui le loro biografie che si inseriscono, pezzo dopo pezzo, nella storia di un alimento sacro che cambiò per sempre l’Europa. Qui di seguito le prime quattro tappe dell’incredibile storia europea del cioccolato.
Cioccolato storia europea, figlio illegittimo di Cristoforo fondò la Biblioteca Fernandina
Correva l’anno 1502 quando si consumò il primo documentato incontro di un europeo con le fave di cacao. A quei tempi Fernando Colombo era poco più di un bambino. Non aveva infatti compiuto nemmeno 14 anni quandò parti insieme a suo padre e a suo zio per un viaggio che gli avrebbe cambiato la vita. Nato a Cordoba dall’unione illegittima tra Cristoforo e Beatriz Enríquez de Aran, il 15 agosto 1488, Fernando scoprirà, in quel primo durissimo viaggio, una sete di conoscenza che lo guiderà a nuovi viaggi ed imprese. Navigatore, cosmografo e fondatore della celebre Biblioteca Fernandina (poi Colombina), Fernando Colombo scriverà una importante biografia di suo padre Cristoforo Historia del Almirante Don Cristobal de Colón che verrà tradotta in italiano solo dopo la sua morte avvenuta a Siviglia nel 1539 (Historie della vita e dei fatti di C. C. per don Fernando Colombo suo figlio, Venezia 1571).
La storia del cioccolato in Europa inzia nell’arcipelago di Bahia
In Historia del Almirante Don Cristobal de Colón, Fernando racconta quello che si può definire come forse il primo incontro di un europeo con una fava di cacao. Correva l’anno 1502 quando lui stesso per puro caso scoprì il seme di un frutto che diventerà fondamentale per i gusti e l’economia d’Europa. Si trovava con suo padre nell’arcipelago di Bahia, di fronte alla costa della Isla de los Pinos (Guanaja) quando potè osservare un fatto curioso. Durante una consegna a bordo vide cadere sul pontile alcuni frutti simili ad una mandorla. Subito i commercianti autoctoni si gettarono a raccoglierli, “come se avessero perso un occhio”, con la foga di chi sta raccogliendo qualcosa di molto prezioso.
La corte di Spagna riceve le prime fave di cacao
Colpito da quel fatto, Fernando Colombo, futuro fondatore della prestigiosa Biblioteca Colombina, che ai suoi tempi constava di un patrimonio librario di circa quindicimila colli, capì subito che quei semi simili ad una mandorla erano molto importanti. Quando quel viaggio terminò, e padre e figlio furono di nuovo in Spagna con il loro prezioso carico, fu Cristoforo a promuovere il frutto esotico alla corte di Spagna. Ma i tempi non erano ancora maturi per il suo arrivo. Non se ne conosceva ancora il giusto utilizzo né l’arte della sua raffinazione, il gusto della fava di cacao risultava perciò troppo amaro e inusuale per i palati europei. Fu infatti nel corso del Seicento che il consumo di cioccolato si diffuse in Europa. A ricostruire la cultura del cioccolato sono proprio i diari di viaggio di quel secolo ricco di novità.
La vera storia del cioccolato nei diari di viaggio del Seicento.
Fu nel corso del XVII secolo si diffuse il consumo di cioccolato nelle corti ed i caffè europei. Uno dei primi diari di viaggio contenente informazioni sull’uso ed il consumo del cioccolato, e sulla coltivazione degli alberi di cacao, proviene da Francesco Carletti, un commerciante fiorentino che risulta anche il primo viaggiatore ad intraprendere il giro del mondo in solitario, senza avvalersi di una spedizione organizzata. Prima della sua morte avvenuta nell’anno 1636 Carletti consegnò a Ferdinando I de’ Medici il suo diario di viaggio „Ragionamenti, pubblicato postum nel 1701, prima in italiano e poi tradotto in altre lingue. Un contributo prezioso che troverà a Firenze terreno fertile allo sviluppo di nuove tecnologie per la produzione del cioccolato.
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