Luisa Spagnoli e Giovanni Buitoni, una storia d’amore proibita la loro. Ma le tracce di quell’amore segreto sono contenute nell’autobiografia che scrisse Giovanni oltre trent’anni anni dopo la scomparsa di Luisa. Da piccoli frammenti riemergono così, pezzo dopo pezzo, le memorie di un amore che sfidò le convenzioni di un mondo ancora prigioniero dei pregiudizi.
Una storia impossibile
Quella storia era nata impossibile. Sia per la grande differenza d’età. Luisa aveva 14 anni più del suo Giovanni. Che per lo status di Luisa, sposata e già madre di tre figli quando si conobbero nel 1909. Una storia quindi che anche consolidandosi nel tempo doveva rimanere segreta o quasi. Il comprensibile riserbo, che la protesse per molti anni da occhi indiscreti ed impreparati alla complessità della vita, venne però rotto, almeno parzialmente, negli anni ’70 del Novecento.
L’autobiografia di Giovanni Buitoni
Un amore così grande non poteva infatti non meritare almeno uno spazio tutto suo nella biografia di un uomo che visse a lungo e raggiunse una celebrità ed un prestigio destinati a pochi imprenditori del suo tempo. Ma le comprensibili sofferenze legate a quella rivelazione, spinsero ancora una volta Giovanni alla discrezione. Almeno fino agli ultimi capitoli della sua autobiografia, pubblicata nel 1972 da Longanesi & C., che lascia commossi e mervagliati. Ciò che i due amanti non poterono gridare al mondo rimabalza da molte pagine senza essere esplicitato, in un crescendo che, proprio come in ogni confessione d’amore, mette sempre più a fuoco il personaggio dell’amata. Per poter comprendere appieno, occorre rivivere quelle circostanze di un amore segreto ma invincibile (nella seconda parte delle memorie).
Luisa, Giovanni e Mario. Il think-tank che creò il successo della Perugina
A partire dagli anni della fondazione della Perugina, Giovanni non manca di sottolineare l’importante lavoro di squadra effettuato. Di fatto un think-tank, quello in cui Mario (Spagnoli), sua madre Luisa e Giovanni, interagivano in un costante scambio di idee. Alle idee seguivano poi degli “studi pratici”, fondamentali per imprimere ai prodotti la spinta concorrenziale necessaria. In questo particolare si rivela molto sia della personalità di Buitoni che della modernità dei metodi da lui adottati, che oseremo definire contemporanei ben oltre i modelli organizzativi d’impresa disponibili all’epoca in Europa. Una modernità che rese possibile una più matura visione del rapporto tra uomo e donna.
La rivelazione
Se nell’autobiografia di Giovanni Buitoni trova più volte spazio il riconoscimento per l’intelligenza, la forza e le capacità manageriali di Luisa Spagnoli, poco traspare sulla vera natura della loro relazione. Fino al capitolo che tratta della morte di Luisa. L’imprenditore, oramai ottantunenne, ha alle spalle una vita di successi. E’ un personaggio celebre negli Stati Uniti come in Italia, in Francia e in tanti altri paesi del mondo. Ha conosciuto presidenti, ambasciatori e l’alta società internazionale. Ma la sua memoria, più e più volte, torna a quello spaccato di vita perugina, dove una donna, una sola, fu protagonista assoluta della sua vita. In qualità di collaboratrice, imprenditrice, amica e madre. Ed il desiderio di raccontare il lato più intimo della loro relazione si fa ora impellente (la confessione, terza parte delle memorie ).