La ricetta del Torciglione e l’origine del dolce umbro che ogni anno torna sulle tavole natalizie portando allegria ed un pizzico di mistero. In una regione italiana nota per i suoi santi come è possibile che proprio un serpente sia il simbolo del Natale? Eppure l’Umbria a Natale porta in tavola diversi serpenti, tutti di antichissima tradizione. C’è il Torciglione tipico di Perugia, l’Attorta (o Serpentone) spoletina, la Rocciata che si mangia ad Assisi, Spello e Foligno. I loro nomi, di probabile origine medioevale, non raccontano la vera storia di questi serpenti che hanno attraversato secoli di storia per arrivare fino a noi quasi intatti. Per chi volesse scoprire la loro origine: Dolci di Natale origine e misteri dei dolci del solstizio d’inverno. Certo è che anche le ricette nel tempo sono cambiate e sono in continua evoluzione. L’aggiunta di cacao nella Rocciata ne è un esempio. Ma tra tutti i serpenti umbri, ce n’è uno che pare avere mantenuto la sua ricetta originale, molto simile al marzapane. E’ il Torciglione. Ecco come si prepara.
Ingredienti
- mandorle dolci (con alcune amare) gr 340
- zucchero gr 280
- farina gr 170
- canditi gr 50
- 3 chiare d’uovo
- canditi colorati e pinoli per la decorazione
- la buccia di un limone biologico
Preparazione
Si scottano le mandorle in acqua bollente. E, dopo averle scolate e private della pellicina, si tostano brevemete in forno.
Dopo la tostatura occorre mancinare le mandorle. Si procede quindi con la preparazione dell’impasto che deve contenere:
la farina di mandorle già preparata, lo zucchero, due chiare d’uovo precedentemente sbattute (senza montarle) e la buccia grattugiata di un limone biologico.
A questo punto si può impastare. Quando il composto è morbido e ben amalgamato si forma il serpentello di circa 23-25 cm, compresa la testa. Si prepara una teglia rivestita di carta da forno e finalmente il serpente può essere attorcigliato su se stesso lasciando spazio sufficiente alla spirale, il cui impasto lieviterà con la cottura. Non resta che sbattere la chiara rimasta, senza montarla, e spennellare il serpente. A questo punto si possono aggiungere i pinoli sul dorso. Con i canditi si creano gli occhi e la lingua, di solito rossa.
Il Torciglione si cuoce a 150 gradi per 40/45 minuti massimi, controllando di tanto in tanto la cottura.