Cubaita giuggiulena

Cubaita giuggiulena ricetta di un antico dolce siciliano

Cubaita giuggiulena o Cubaita di giuggiulena. Ecco la ricetta di un amatissimo torrone siciliano. Anticamenta veniva chiamata Cubaita di giuggiulana (nome di origine araba che significa sesamo). E’ rimasta infatti in alcune zone la denominazione “u torrone i giggiulena” ovvero il torrone al sesamo. Proprio perchè anticamente il torrone (Cubeta, Cubaita o Cupeta, tutte antenate del torrone) era a base di mandorle. In effetti, antichi scritti fanno risalire l’orgine della Cubaita al periodo romano, in contraddizione con la tesi attuale che ne sostiene la provenienza araba.

La Cubaita di giuggiulena

Questa variante della Cubaita venne inaugurata con l’invasione saracena della Sicilia. Furono infatti proprio i saraceni a portare il sesamo con grande vantaggio di tutti. La variante giuggiulena, che con il tempo divenne Giuggiulena (Giurgiulena o Ciuciulena per citarne solo un paio) e basta, rimase quindi confinata alla Sicilia e alla Calabria (forse anche conosciuta nelle zone limitrofe), mentre la parente peninsulare della Cubaita più diffusa era la Cupeta (o Copata che dir si voglia). Oggi Giuggiulena o Cubbaita vengono usati come sinonimi. Questa è la ricetta, con pochi ingredienti ma diversi passaggi da eseguire con qualche accortezza. Intanto, sarebbe meglio preparare questi croccanti di sesamo la sera, in modo da farli riposare tutta la notte.

I nostri consigli per la riuscita ed i trucchi del mestiere

V= velocità
E= movimenti energici
A= agilità nella rapida successione della stesura

I trucchi per la riuscita sono invece frutto dell’esperienza:)
T= trucco

Ingredienti

  • 250 gr di semi di sesamo
  • 150 gr di miele (mille fiori o eucalipto o castagno)
  • 75 gr di zucchero
  • 70 gr di mandorle tostate e tagliate grossolanamente
  • Arancia 1 la buccia grattugiata di un’arancia biologica grande o due piccole

PREPARAZIONE

Il piano di lavoro in questa preparazione è essenziale perchè il composto fumante dovrà essere steso in gran velocità e poi suddiviso in rombi. Il piano ideale è di marmo e deve essere inumidito (T ) prima della stesura del composto. Una spatola in acciaio ti permetterà stendere agilmente. Inoltre, in una ciotola con acqua fredda (T) potrai immergere ogni tanto la spatola per lavorare al meglio il composto.

  • Sciogli miele e zucchero in un tegame mescolando (A) (E) con un mestolo di legno in modo che non si attacchi. Aggiungi poi le scorze di arancia tagliate fine, il sesamo e le mandorle, sempre mescolando vigorosamente. Quando il composto è liquido e ben amalgamato si stende sul pianale in marmo (V) (A).
  • Quando hai raggiunto lo spessore di un centimetro, puoi spianare con la spatola o con un mattarello, entrambi vanno inumiditi (T). A questo punto, dopo aver sistemato eventualmente i bordi con la spatola, taglierai il composto in rombi o in quadrati.
  • I croccanti vanno messi su della carta oleata e lasciati a raffreddare tutta la notte.
    Una volta raffreddati, si conservano un mese: non vanno congelati, possono essere messi in sacchetti alimentari per pasticcini, in scatole di latta o in vasi di vetro.