Sai prendere una decisione importante? O invece ti senti inadatta o inadatto anche quando quella decisione avrà ripercussioni dirette sulla tua vita? La necessità di rimettersi in gioco per reinventare la propria carriera professionale ed i connessi problemi finanziari. Carenze affettive e relazioni succhia energia. Un’offerta di lavoro importante lontano da casa e le rinunce che comporta. Il desiderio di superare al meglio un esame e la difficoltà a concentrarsi. Una scelta fondamentale che riguarda la tua salute ed il senso di smarrimento. Adesso prova a rilassarti. Prendi un grande respiro, accarezzati le tempie. Ed iniziamo a guardare tutto con calma.
Perchè ci sentiamo inadeguati a prendere decisioni importanti
Salute, studio, lavoro, affetti. Qui sopra abbiamo accennato a solo alcune delle situazioni nelle quali potresti trovarti. Situazioni che richiedono tutto la tua attenzione. Quando la posta in gioco è alta, il fatto di sentirsi inadeguati è abbastanza normale. Tuttavia, prima di darsi per vinti meglio sgombrare il campo da una serie di trappole comuni che ti impediscono di agire per il meglio.
La decisione giusta che qualcuno non prenderà al posto tuo (disinnesca la trappola)
Forse dentro di te hai maturato l’idea che la soluzione giusta c’è, basta solo conoscerla. O che quella tua amica o quel tuo amico saprebbero sicuramente cosa fare al posto tuo. Se ti trovi a questo punto, è ora di affidarti il primo strumento di decisione della nostra cassetta degli attrezzi.
1. Sfatare i miti (usa la chiave)
Prendi consapevolezza che non esiste la decisione perfetta, ogni decisione importante va costruita attraverso una ricerca che conduci tu in prima persona
La prima fantastica chiave a tua disposizione in un momento di decisione importante è la comprensione di un fatto molto semplice che sicuramente ti farà subito stare meglio o forse un po’ peggio. Non esiste la decisione giusta in assoluto. Nella vita di ognuno di noi decidere significa soprattutto una cosa: contestualizzare, valutare e proiettare nel futuro.
Una mera questione di calcolo? (disinnesca la trappola)
Qui vogliamo sgombrare il campo dalla cosiddetta variabile algoritmica. Se cioè una decisione importante fosse una mera questione di calcolo, risolvibile con un algoritmo, la fatica del vivere sarebbe quella di inserire il quesito e attendere il responso. Tuttavia, il pensiero logico è fondamentale per poter stilare il tuo elenco di pro e contro, tutti discendenti dalle scelte che farai ad ogni passaggio. Aiutati con una penna ed un foglio di carta. Riduci ogni passaggio ad un’azione, iniziando dalla situazione principale e addentrandoti poi in ogni dettaglio. Perchè sono proprio i dettaglie a fare la differenza, se ci fermiamo alle constatazioni generiche è difficile uscire dalla formulazione da quei pensieri dicotomici che, in buona sostanza, senza andare in profondità costruiscono barriere insormonabili. Ad esempio: “partire”, pro: certezza lavorativa; contro: nessun amico (ancora); “appartamento condiviso”, pro: meno costi; contro: meno libertà. Ma quale libertà verrà sacrificata? Ma quali sono le mie reali esigenze? Quanto spazio mi occorre veramente per sentirmi a casa e per mantenere una qualità di vita alta? Quanto conta la personalità del mio coinquilino? Sono disposto a sacrificare qualche spazio per accogliere una persona che potrebbe rivelarsi una risorsa? Sono disposto a rischiare che questo tentativo vada fallito? E se andasse fallito, che farei?
2. Valutare le cose tenendo presenti i propri valori (usa la chiave)
Nelle decisioni importanti, la logica è fondamentale ma non potrà mai sostituire l’elaborazione dei fini e quindi delle priorità che sono una conseguenza dei valori che attribuiamo alle cose. Entrano in ballo cioè tutta una serie di variabili che assumono un valore unico ed insostituibile soltanto per noi. Spesso sono valori importanti, come i cosidetti beni relazionali, le relazioni sane che danno impulsi positivi alla mia vita, ma sottostimati dai pregiudizi innescati dal pensiero dicotomico. A volte sono cose molte piccole quelle che, nell’arco della mia giornata, mi donano quel benessere psicofisico che deve essere incluso nei miei progetti di vita. Per evitare problemi immediati o futuri.
4. Vai caccia di tesori nascosti riformulando il mondo intorno a te (usa la chiave)
Se attribuiamo alla parola “successo” tutto il benessere psicofisico che ci aspettiamo dalla vita ci condanniamo ad una sofferenza ingiusta ed inutile. E’ vero che il successo, di solito, è diretta conseguenza delle mie azioni. Ma il “successo”, come traguardo professionale e sociale potrebbe rimanere un termine astratto fino a che, in qualche modo, non si materializzare nella tua vita. Nel fratettempo, nelle tue giornate ci sono tante potenzialità di benessere che corrispondono ad un successo immediato: la realizzazione del tuo benessere psicofisico. Sono cose che per altri potrebbero essere insignficanti ma che assumono un immenso valore per te, perchè ti fanno stare veramente bene con te stesso. Ecco perchè, se riesci a individuarle queste cose, tutto cambia. Vuol dire che sei uscito da un’aspettativa astratta e hai finalmente dato il giusto nome alle cose, senza perdere di vista l’obiettivo che motivo i tuoi sforzi lavorativi o di studio. Hai riformulato il presente, tenendo conto delle tue vere esigenze, continuando a costruire il futuro. Comprendere tutto questo è necessario alla maturazione della consapevolezza che sostiene ogni scelta importante.
5. Decisione emotiva o razionale? Testa o cuore? (disinnesca la trappola)
Se pensi che nella vita tutto sia in fondo riconducibile ad una opposizione di situazioni, stati d’animo o azioni. Attenzione sei caduto nella trappola del pensiero dicotomico.
Non c’è niente di male a cadere in questa trappola, perchè la trappola non solo esiste da millenni ma è continuamente alimentata da tanta produzione culturale. Dal cinema alla pubblicità al discorso politico le nostre giornate sono scandite dal pensiero dicotomico, che ti mette davanti ad una scelta: o sei questo o sei quello, o fai questo o fai quello. E a volte, neanche tanto sottilmente, condannando la cosidetta “alternativa” a quello che ci si aspetta da te. Se vuoi saperne di più scopri qui come agisce nella tua vita il pensiero dicotomico. Porre la questione in termini di razionalità o emotività è perciò sbagliato in partenza. Entrambi sono fondamentali. La terza chiave della nostra cassetta riguarda la vera natura delle scelte importanti. Sappiamo già che si nutrono del pensiero razionale, ma come viene utilizzata l’intelligenza emotiva? Scopri allora a cosa serve l’intelligenza emotiva.
6. Razionalità ed emotività a sostegno delle decisioni migliori (usa la chiave)
Il rapporto razionalità ed intelligenza emotiva si può semplificare in uno schema. La razionalità sostiene il processo di ricerca in cui si elaborano tutte le informazioni necessarie alla costruzione degli scenari probabili, connessi alla scelta che verrà effettuata in seguito. Vagliare pro e contro, comprendere quali fatti, quali circostanze, quali nessi sono in ballo è di fondamentale importanza. Ma alla fine sarà l’intelligenza emotiva a stabilire la meta reale, scartando ogni idealizzazione razionale. E questo sarà più facile se ti sei connesso con il tuo benessere psicofisico. Se non ti sei mai chiesto: cosa voglio veramente? Che provo per quella persona? Come reagisce il mio corpo a quella notizia, a quel luogo a quel contatto? Beh, allora forse ti sarà impossibile fare la scelta che ti renda veramente felice.
4. La forza magica della tua intelligenza emotiva (usa la chiave)
Arriviamo così al quinto strumento. Diverse sono le definizioni di intelligenza emotiva ma tutte concordano su un fatto. Nella vita come nel lavoro, senza l’intelligenza emotiva non c’è successo né felicità. Tutta la capacità razionale del mondo non ti sarà infatti d’aiuto se non sei in grado di capire i tuoi veri sentimenti e quelli delle altre persone coinvolte nella tua vita. Le tue decisioni non saranno mai appropriate né efficaci se non saprai distinguere tra percezioni ed emozioni indotte ed autentiche. O a riconoscere le tue vere motivazioni. Ecco perchè, ora lo sai, nelle decisioni importanti, oltre alla razionalità e alla tua intelligenza emotiva devi riuscire a capire chi sei veramente. E cosa ti aspetti dalla vita. Le emozioni sono tracce che condurranno, se vuoi, alla tua mappa personale.
5. Conosci te stesso (usa la chiave)
Utilizzare la conoscenza delle tue emozioni, delle tue reali motivazioni, dell’empatia e di altre abilità sociali ti sarà invece di formidabile aiuto per raggiungere le tue mete, prima fra tutte, quella di essere felice, ma anche quella di sapere dirigere un gruppo di persone, di assumere responsabilità importanti, di fare tuo un progetto di lavoro e di vita. Per poterlo fare dovrai conoscerti bene, e non è mai troppo tardi per iniziare.
Intanto, se ti vuoi divertire, un piccolo test faciliterà il tuo processo esplorativo. I risultati non verranno visualizzati da nessuno, soltanto da te. Un’esplorazione profonda la offre invece un’antica fiaba che potrai leggere ed imparare ad interpretare qui.