umbria e teatro

150 anni del Mengoni di Magione e una stagione da teatro metropolitano

Teatro in Umbria. Riparte il 21 ottobre la stagione di prosa e di danza del Teatro Mengoni di Magione che festeggia proprio in quella data 150 anni di storia ininterrotta. Stesso teatro ma scenari diversi nel corso di questo secolo e mezzo di storia italiana che ha inferto i suoi colpi alla struttura, più volte rimaneggiata. Ma ha lasciato intatta la voglia di teatro della comunità magionese. Lo ha ricordato ieri mattina Gianfranco Zampetti, dal 1996, direttore artistico del Teatro “Giuseppe Mengoni”, rivelando durante la presentazione del nuovo Cartellone, in collaborazione con il Teatro stabile dell’Umbria, un curioso anedotto sulla nascita del teatro Mengoni che fiorì sull’onda di un amore clandestino.

Teatro in Umbria: La Stagione di prosa e di danza 2021/2022 del Teatro Mengoni

In tutto undici gli spettacoli presentati (nove in abbonamento e due fuori abbonamento). A partire, il 21 ottobre, con La tragedia è finita Platonov, di Liv Ferracchiati, premiato alla 48° Biellennale di Venezia (menzione speciale). Una produzione del Tsu in collaborazione con Spoleto Festival dei Due Mondi.

Nota Stonata di Didier Caron, il 5 novembre

Una storia inquietante e piena di suspence per la sapiente regia di Moni Ovadia. Cosa vuole veramente il signor Dinkel, presentatosi nel camerino di Hans Peter Miller come suo grande ammiratore?

Alessandro Benvenuti

Panico ma rosa – (Dal diario di un non intubabile), il 3 dicembre

Scritto, diretto e interpretato da Alessandro Benvenuti che con questo soliloquio attraversa ben 59 giorni di lockdown trovando il coraggio di “raccontarsi per la prima volta pubblicamente e con disarmante sincerità come persona”. Un viaggio nella mente di un comico.

Lisistrata di Aristofane, il 13 dicembre

Una commedia che non perde smalto e attualità da oltre 2400 anni. Riscritta e diretta da Ugo Chiti, protagonista Amanda Sandrelli, questa Lisistrata gode di un approccio che, nel rispetto dell’originale, è capace di includere un contemporaneo senso tragicomico dell’agire umano. Che molto avrebbe sorpreso gli antichi. Forse!

Mistero Buffo di Dario Fo e Franca Rame, il 12 gennaio

Il mondo visto dagli occhi di un giullare. Con licenza di raccontare il potere ed il sacro con l’affilata arma dell’ironia ed il gusto per quel grottesco che pur dissacrando costringe a sorridere. Frutto di una ricerca sulla cultura popolare del Medioevo, questo intramontabile classico del teatro è interpretato da Matthias Martelli (in scena al Morlacchi anche con Raffaello a dicembre).

La signorina Giulia, il 27 febbraio

Ha debuttato con grande successo al Festival dei Due mondi questo lavoro di August Strindberg (prodotto dal Tsu in collaborazione con Spoleto festival dei Due mondi) adattato e diretto da Leonardo Lidi, Premio della critica 2020 conferito dall’Associazione nazionale critici di teatro. Tre orfani in una casa ostile, da dove “noi tutti vorremmo fuggire”. Con un’unica “stupida” soluzione per supplire all’assenza di futuro.

Pulcinellesco, l’11 marzo

La commedia dell’arte nell’interpretazione di Valerio Apice attraverso un monologo d’autore che racchiude un lavoro ventennale. Tra prosa, poesia, musica e canzoni Pulcinellesco ci accompagna in quella tradizione napoletana che assimila e reinventa, e sa mantenere leggerezza e sagacia sullo sfondo di bellezza e crudeltà.

La parrucca, il 24 marzo

Tratta da La Parrucca e Paese di Mare, due atti unici di Natalia Ginzuburg, è la storia di Betta e Massimo in un appartamento in affitto e pochi soldi passando attraverso lavori precari e crisi. Per arrivare un giorno in un piccolo albergo, come sosta forzata dopo un guasto all’auto. Ed è proprio lì che tutto viene drammaticamente a galla, non senza quell’ironia che stempera in leggerezza i lati tragici del vivere contemporaneo.

Mi amavi ancora, il 7 aprile

Fiction o biografia? Anne, rimasta vedova, è chiamata a ricostruire la vita di suo marito, il drammaturgo Pierre morto in un incidente d’auto. Ma i tasselli mescolano in continuazione finzione e realtà e la ricerca, tra umorismo e suspence, si fa ardua. La commedia di Florian Zeller, giovane autore vincitore di numerosi premi in Francia, ha ricevuto il Premio accademia francese per la nuova drammaturgia.

La danza nella stagione 2021/22

Una celebre gara olimpionica a Salt Lake City nel 2002 si intreccia magicamente alla vita di un danzatore in First Love di Marco D’Agostin (venerdì 19 novembre). Due interpreti, due corpi ed un incontro in Doppelgänger, di Michele Abbondanza e Antonella Bertoni, mettono in scena l’alterità come dualità mettendo a confronto esperienza e poetica di due artisti, Francesco Mastrocinque, attore con disabilità e Filippo Porro, danzatore. In scena, in esclusiva regionale, domenica 6 febbraio.

La presentazione del Cartellone al Teatro Morlacchi di Perugia

Nino Marino, direttore del Tsu, ha sottolineato il lavoro in sinergia con il teatro di Magione, un teatro “non di provincia”, ma a tutti gli effetti in continuazione con la programmazione del capoluogo umbro, che quest’anno ospiterà “spettacoli non scontati e di altissima qualità, due proposte di danza, sei esclusive regionali, due nostre produzioni, grandi temi e straordinari interpreti per rispondere al desiderio del pubblico a ritornare in sala”. La campagna abbonamenti avrà inizio l’8 ottobre.

Bianca Maria Ragni responsabile circuito teatrale Tsu, Vanni Ruggeri (Comune di Magione) e Nino Marino, direttore dello Stabile. Foyer del Teatro Morlacchi di Perugia, 30 settembre 2021.