Tutti i sé di Maria Antonietta

Moon in June 2019 all’Isola Maggiore del Lago Trasimeno

Lo sbarco di Maria Antonietta all’Isola Maggiore, il 22 giugno, ha portato un carico di “ragazze imperdonabili”, ree di talento espresso e celebrità acquisita nel corso di qualche centinaio di anni della storia umana. Proprio come la cantante pesarese, classe 1987, al secolo Letizia Cesarini, già consacrata protagonista della musica indipendente italiana e nel 2012 vincitrice del premio KeepOn nella categoria “Rivelazione Live”. Anche se lei, con la sua chitarra ed il suo caschetto retrò, da farsi perdonare – si fa per dire – ha quattro anni spesi su una laurea in Storia dell’arte medioevale. Un viaggio dai suoi esordi punk all’ultimo e quarto album Deluderti fino all’uscita, lo scorso di 19 marzo, del suo primo libro (Rizzoli) “Sette Ragazze Imperdonabili”. Un libro di poesie, racconti e collages “costruito come un libro d’ore medievale”.

Il suo reading concerto sulle rive del lago Trasimeno è stato un dialogo interiore tra diversi sé. L’anima di scrittrice, l’istinto musicale ed artistico, il sé adoloscente e quello di giovane donna in cammino. Richerche parallele da cui sono partite traiettorie interne ed esterne. Così le biografie delle “sue sette sorelle maggiori” – Emily Dickinson, Sylvia Plath, Giovanna d’Arco, Cristina Campo, Etty Hillesum, Antonia Pozzi e Marina Cvetaeva – dialogano con i testi dell’album Deluderti offrendo prospettive intime su vite di donne distanti solo per spazio e tempo.

(foto by Luc Feliziani)

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