Max gazze isola maggiore

Max Gazzè all’Isola Maggiore, ispirazioni pop rock al tramonto

di Isabella Rossi

Max Gazzè porta all’Isola Maggiore uno sguardo ironico e disincantato sul mondo (italiano) in salsa pop rock, con improvvisazioni jazz ed incursioni punk. Ed un carico di umanità, oltre ad un bagaglio internazionale da spendere per la musica italiana. La tappa umbra di Gazzè (in tour con date da aprile fino a settembre), ieri sera ospitato da una storica villa in riva al lago Trasimeno (ora di proprietà di Brunello Cucinelli) si tinge di fiabesco. Un po’ come nelle fiabe, infatti, quando già il popolo dei fan è assiepato sotto il sol leone di giugno, ad un certo punto arriva il principe-pirata Gazzè dietro ad un paio di occhialoni, su cui scherzerà poi.

Momenti del concerto di Max Gazzè all’Isola Maggiore del Lago Trasimeno

Sono già le 19,45 quando la talentuosa e giovanissima Elisa Coclite, in arte Casa di Lego, lascia il palco per far spazio all’atteso Gazzè, in arrivo a bordo di motoscafo insieme ai suoi eccellenti musicisti: Cristiano Micalizzi (batteria), Max Dedo (fiati e chitarra acustica), Clemente Ferrari (tastiere), Daniele Fiaschi (chitarre), e se stesso bassista, oltre che cantautore (attore e pittore). Che sbarca accolto da un grande applauso quando il sole è ancora alto e acceca la vista del palco e dei suoi artisti. Pirata, dicevamo, romantico e un po’ maledetto, mai sdolcinato né retorico, Gazzè si rivolge premurosamente al pubblico, preoccupandosi di caldo e moscerini. Ed il pubblico, che dal pomeriggio ha riempito i traghetti in arrivo da Tuoro sul Trasimeno, contraccambia sciogliendosi più volte in cori e danze nel corso della serata. “I tuoi maledettissimi impegni” (Sotto casa, 2013) apre il concerto sull’Isola, con riflessioni accorate sulla difficoltà dei rapporti amorosi al tempo post moderno del vivere per lavorare. E la dimensione del tempo è al centro anche di “Colloquium vitae“, dove “un anno può sembrare un’ora con tutte le parole, per tutte le parole che vengono soltanto da seduti”.

Col “Vento d’estate” si torna alla leggerezza di un passaggiata estiva. Nulla a che fare con l’ego ipertrofico del Farmacista (presentato nel 2021) che pretende di curare l’umanità da se stessa con le sue strambe pozioni, per poi smascherarsi, Ça va sans dire, pazzo criminale. E’ sulle note dell’amatissimo Solito sesso, quando il sole si è ormai tuffato nel lago, che ad alzarsi sono tutti i cori del pubblico.

E la serata prosegue al ritmo dei grandi successi da Sotto casa a Ti sembra normale passando per la Favola di Adamo ed Eva, fino ad accettare La vita com’è, proprio quando la distanza tra testo e realtà (dell’official video) raggiunge vette di sarcastico realismo condito da qualche buona manciata di cinismo. Però, volendo trovare l’afflato più puro del cantautore italiano dal curriculum internazionale, occorre lasciarsi coccolare da Mentre dormi, una ballata così leggera e poetica da sollevarsi sopra al cielo dell’Isola invaso dalle rondini mentre i colori tenui del tramonto sfumano dal rosa al grigio blu. E’ lassù che si trova forse il posto segreto di Gazzé, che parla dell’Italia all’Italia conservando il suo sguardo lucido di ragazzo cresciuto all’estero. Dove tutto è un po’ più chiaro, nel bene e nel male. E la bellezza si spoglia di retorica.

Il concerto ha aperto la settima edizione di Moon in June, manifestazione musicale che da quest’anno, con il supporto della Regione Umbria, è diventata Festival itinerante sulle sponde del lago umbro, coinvolgendo oltre a Tuoro sul Trasimeno i comuni di Castiglione del Lago, Passignano, Panicale, Magione e Città della Pieve.

18.06.2022