Mariangela Romoli

Quel lusso speciale dall’impronta indelebile

8 settembre 2019 – In Corso Mazzini 77 a Spoleto da quasi quattro decadi c’è la Profumeria Mariangela. Non sono tanto e solo i profumi di lusso ad attirare clienti e visitatori. Ma il fatto che la boutique museo ospita fragranze artistiche di tutto il mondo regalando uno spazio dedicato alla ricerca olfattiva dove non si contano gli anni ma il tempo è scandito dall’estro dei nasi di tutto il mondo, “pochi in realtà” ma molto prolifici. Ed è stato proprio inseguendo le loro fragranze artistiche che Mariangela Romoli, fiorentina trapiantata nella fu capitale del ducato longobardo (omonimo), da quel lontano novembre del 1981 ha creato un’istituzione culturale che nei giorni del Festival di Spoleto risplende di luce propria e attira personalità da tutto il mondo.

Tra i preziosi flaconi custoditi nelle teche in legno scuro della prima storica saletta c’è infatti un libro delle firme rilegato in pelle che raccoglie commenti entusiastici di visitatori inaspettati.

Celebrity sul libro delle firme

“Questo negozio è magnifico, grazie Mariangela sei grandiosa”, è stato il commento spontaneo – “l’ha voluto scrivere lui” – di Edi di sei anni, il 21 aprile scorso. “Meravigliosa profumeria de Maria Angela. Bellissima!”, con tanto di cuoricino ed un volto stilizzato, porta la celeberrima firma di Jean Paul Gaultier, tra i maggiori protagonisti della 62° edizione del Festival dei 2Mondi. “Non ho mai visto una profumeria così bella”, le avrebbe confidato il poliedrico genio francese durante la visita. E Mariangela con gli occhi che si illuminano sia al ricordo di Edi che a quello di Jean Paul, confida che sì, la sua intenzione è sempre stata quella di creare un salotto dove il visitatore si sentisse a casa. Poiché alla scia di una fragranza sono appese molte più cose di quanto ci si aspetti ed il profumo è come un abito, si indossa per raccontare qualcosa di sé.

La memoria ama i profumi

Quello che resta di un profumo è come un biglietto da visita. Fallace è a volte la memoria, che può giocare brutti scherzi. Straordinariamente preciso è invece l’olfatto che rende eterni i momenti preziosi. Per richiamarlo bastano poche gocce. E’ per questo che le storie dei profumi sono importanti quanto quelle delle persone che li indossano. E di storie Mariangela ne conosce infinite. Basta solo prendere in mano il flacone per dipanare il filo di avventurose narrazioni. Sterminati campi di rose, da cui coglierne ben “170 boccioli, recisi al mattino e senza difetti per fare un’assoluta di rose”, un cucchiaio. Piantagioni di bergamotto: 100 frutti per 85 grammi utilizzabili. Misteriose cattedrali gotiche che compaiono dal nulla ospitando, attraverso una verticalità di note e architetture, un incontro con il divino. Con il tempo e la passione si è aggiunta una nuova sala di profumi nel negozio di Corso Mazzini 77.

I primi nasi in Francia parlavano italiano

Dietro tolette di pregio, vetrine contenenti pezzi storici e tavolini di varie misure, nuovi scaffali hanno fornito spazio alle collezioni della proprietaria ed alcune poltroncine sono pronte ad accogliere nuovi ospiti. La curiosità e l’amore per i profumi la guidano nella ricerca. Storicamente parlando alcune Maison pesano più di altre. Ma da brava fiorentina la collezionista non dimentica che fu Caterina de Medici a portare i suoi nasi di corte in Francia insegnando un’arte che nacque italiana molto prima di quello che il mondo sospetta o vuole ricordare.

Il nucleo storico della profumeria

Così molti, forse quasi tutti i più importanti marchi storici della profumeria di lusso internazionale hanno trovato asilo nella cittadina umbra. Caron, fondato da Ernest Daltroff nel 1904; Guerlain, celebre Maison parigina fondata nel 1828 da Pierre François Pascal Guerlain in rue de Rivoli; Clive Christian, dal nome del designer scozzese che nel 1999 acquisì The Crown Perfumery Company e fondò, con enorme successo, la Clive Christian Perfum; Coty, fondata da François Sportuno nel 1904 a Parigi, che successivamente cambiò il suo cognome in Coty. E anche tanti marchi italiani tra cui Mercante di Venezia, Chartusia, Lorenzo Villoresi, Acqua di Parma, Filippo Sorcinelli, Simone Andreoli, Francesca dell’Oro, Silvana Casoli.

Il lusso di esprimere la propria personalità

Ma i nomi sono tanti, troppi per citarli tutti. Tanti davvero come le consistenze in inventario del negozio, la cui quantità non è data sapere, per non perdersi in cifre. Certo, è innegabile, qui le cifre contano ed il lusso si fa pagare. Ma esistono anche ottimi profumi della categoria lusso a prezzi abbordabili, o almeno a volte, stranamente (?), non piu cari di alcuni profumi trattati dalla grande distribuzione, fa capire la proprietaria. Del resto molto del mondo dei profumi è avvolto nel mistero e chi entra nella profumeria di Mariangela spesso crede di sapere a quale fragranza affidarsi ma esce con una consapevolezza ben diversa. Una cosa è certa: ad ogni personalità il suo profumo ed il fiuto di Mariangela per la giusta combinazione accetta nuove sfide. (In ricordo di Mariangela Romoli)

IR

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